A partire dal 1979 si celebra ogni anno in Italia, nella prima domenica di febbraio, la Giornata per la Vita, giunta quest’anno alla sua 36^ edizione. Si tratta di un appuntamento prezioso per sviluppare sensibilità e impegno nell’ambito così delicato della promozione della vita umana.
I vescovi italiani, nel loro messaggio, dal titolo “Generare futuro” nel denunciare la carenza di adeguate politiche familiari , la grande pressione fiscale e una triste cultura diffidente verso la vita, invitano la società ad adottare un modello di civiltà e cultura “ indispensabile per coltivare il valore della vita in tutte le sue fasi dal concepimento alla nascita “, sostenendo una autentica “ cultura dell’incontro”, come chiede papa Francesco.
La Parrocchia del Duomo cittadino non ha inteso far passare in sordina tale ricorrenza e anche quest’anno propone alcune iniziative celebrative e di riflessione.
Domenica mattina dalle 9.30 alle 11.30 in piazza della Repubblica si svolgerà un momento di animazione ludica e di festa per i bambini dell’iniziazione cristiana. Gli animatori di tale momento saranno i gruppi giovanili parrocchiali, in modo particolare il gruppo degli Scout. Alle 11.30 invece in Chiesa Matrice la Messa Solenne, alla quale saranno presenti in modo particolare anche le mamme che portano in grembo la vita. Nel corso della liturgia, infatti, è previsto un particolare rito di benedizione per loro. Sarà anche amministrato il Sacramento del Battesimo ad alcuni bambini.
Per il pomeriggio alle 16.30 in Chiesa Matrice è previsto invece un incontro dibattito sul tema
Cultura dell’incontro o cultura dello scarto? Il compito della famiglia
A relazionare sul tema è stato chiamato il Padre Giovanni La Diana, il noto Padre gesuita che a Reggio anima il movimento “Reggio non Tace”.
Con la sua esperienza il relatore cercherà di indicare, soprattutto alle famiglie, strade nuove per testimoniare la cultura dell’incontro e superare la cultura dello scarto.
Sempre nell’ambito della giornata per la Vita e con l’intento di essere costruttori di una qualità della vita fondata sull’onestà e la legalità, il pomeriggio di Sabato 1 febbraio, tutta la comunità, all’insegna dello slogan “Questa partita … giochiamola tutti e tutta … e fuori gioco mettiamoci la ndranghetaè invitata ad essere a fianco ai ragazzi dell’ASPI che, dopo l’annunciato ritiro a causa di un illegalità diffusa nel mondo del calcio, hanno deciso, di rientrare nel campionato regionale di calcio allievi, da protagonisti e per promuovere uno sport libero dalle organizzazioni e dalle logiche mafiose.
[widgetkit id=19]