Rappresentanti di circa 70 Paesi sotto la bandiera dell’ONU in visita al palazzo confiscato di via Catena in cerca di buone prassi da esportare in materia di beni confiscati.
L’intuizione di Pio La Torre sulla confisca d ei beni ai mafiosi e l’intuizione di Luigi Ciotti e di Libera sull’uso sociale d egli stessi, sono state al centro di un dibattito internazionale a cui ha partecipato un task force di rappresentanti di circa 70 Paesi sotto la bandiera dell’ONU.
L’obiettivo è stato quello di esportare la sensibilità italiana della legislazione antimafia all’estero.
Buone leggi e buone prassi da esportare.
In questa logica, dopo tre giorni di incontri e dibattiti a Reggio Calabria, sotto la guida del Prof. Enzo Ciconte, consulente dell’Onc per il progetto,la delegazione ha voluto toccare con mano anche alcune buone prassi.
Dopo aver incontrato i cooperatori della Valle del Marro ed aver visitato i terreni di Castellace, la delegazione è stata in visita al palazzo confiscato di via Catena ed assegnato alla nostra Parrocchia. Qui il Parroco ha illustrato il progetto “Liberamente insieme” tra le ammirazioni ed i complimenti dei presenti, che hanno così potuto verificare concretamente come i patrimoni dei boss possono diventare una grande opportunità per il territorio e soprattutto per i giovani.