La tappa Calabrese di “LIBERO CINEMA IN LIBERA TERRA”

“Ai segni del potere mafioso opponiamo il potere dei segni, ci teniamo molto ad essere, ancora una volta con Cinemovel in questa piazza e di fronte a questo palazzo. L’occupazione fisica di questa piazza ci sembra importante e ringraziamo Cinemovel per essere qui ad aiutarci a raggiungere il traguardo del dopo mafie.

La lotta alle mafie non è una lotta di singole persone, è umiliante che un giornalista abbia una scorta. Recuperare il Noi collettivo per raggiungere il traguardo della sconfitta definitiva delle mafie. Il potere dei segni perché il cambiamento è possibile, dipende solo dalla capacità di lavorare insieme e meglio”. Con queste parole, in piazza Valarioti, la piazza antistante il palazzo confiscato ed assegnato alla parrocchia del Duomo cittadino, don Pino Demasi, referente di “Libera”, ha aperto la tappa calabrese di “Libero Cinema in Libera Terra”, il Festival internazionale di cinema itinerante contro le mafie, organizzato da Cinemovel  Foundation. Tra il pubblico, i volontari di Povegliano a mare, protagonisti di uno dei campi estivi di “Libera” sui terreni confiscati alle ‘ndrine e gestiti dalla coop “Valle del Marro”. Enzo Bevar di Cinemovel Foundation, ha affermato: “Questo palazzo di fronte ci impegna a fare un festival dopo le mafie”. Il sindaco Michele Tripodi, ha sottolineato che “l’Amministrazione comunale è al fianco di Cinemovel, di Libera, della coop Valle del Marro, in un impegno sociale contro le mafie per far valere le ragioni della legalità sulla sopraffazione mafiosa. Una battaglia -ha aggiunto il primo cittadino- che ci accomuna, siamo qui per dare sostegno e forza alla battaglia contro la ‘ndrangheta. Sul territorio c’è un risveglio culturale che parte dai giovani”. Antonio Napoli, uno dei soci fondatori della coop “Valle del Marro-Libera Terra”, ha sottolineato come il cinema, nel raccontare storie, serve per far tenere gli occhi aperti sulla realtà. Ha aggiunto come la coop “Valle del Marro”, nel far vedere come il bene confiscato può essere una risorsa, ha creato posti di lavoro, coltivando i prodotti tipici del territorio, sui quali, nei mesi estivi, i volontari ci mettono cura e senso della generosità. “La sfida futura -ha detto Antonio Napoli- è garantire posti di lavoro, diffondere la cultura della legalità, stroncare il capitale sociale delle mafie raccontando la verità, le storie di riscatto, la memoria, per costruire un futuro fatto di partecipazione”. Maria Teresa Morano, presidente della Fai(Federazione delle associazioni antiracket italiane), ha invitato il numeroso pubblico presente a firmare la cartolina del “Consumo Critico” per far sentire più forti gli imprenditori che hanno detto no al pizzo e per coloro che stanno pensando di intraprendere questa strada, ed ha aggiunto: “effettuate i vostri acquisti quotidiani presso quegli imprenditori che, con una scelta forte, hanno deciso di resistere alla ‘ndrangheta, per sostenere l’economia sana”. Il testimone di giustizia Gaetano Saffioti, nel precisare che è da 12 anni che non vede un film al cinema, da quando è sotto scorta, ha sottolineato: “con la mia scelta ho aggiunto vita ai giorni decidendo di non stare sotto scacco della mafia. Bisogna rimanere in questa bellissima terra per combattere una battaglia di libertà e di civiltà. Si sta crescendo, ma ognuno deve dare il proprio contributo in questa battaglia”. Il numeroso pubblico presente ha primo applaudito “La mafia liquida”, performance tra cinema, immagini e lavagna luminosa di Vito Baroncini e subito dopo ha assistito alla proiezione del film di Pif, “La mafia uccide solo d’estate”, un film molto bello, leggero ma non superficiale, ambientato a Palermo nel periodo delle stragi.

Attilio Sergio  in Gazzetta del Sud  di sabato 26 luglio 2014

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Il Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi continua a mantenere le proprie porte aperte per la Didattica a Distanza di bambini e ragazzi di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Non lasciamo indietro nessuno.
Offriamo gratuitamente gli spazi sanificati del Centro e l’accompagnamento da parte degli operatori volontari del Servizio Civile Universale.
È così che il Centro traduce in senso pieno la restituzione alla collettività dei beni confiscati alle mafie.
Da beni di pochi al bene per molti.

Per info contattare
il numero 0966 472874:
– telefonicamente dalle 09.00 alle 11.00;
– whatsapp dalle 09.00 / 11.00 e 15.00 / 17.00;

la libertà non ha pizzo