Carissimi studenti, come per gli anni precedenti, anche quest’anno alla ripresa delle attività scolastiche, voglio rivolgere a tutti voi il mio più caro saluto e l’augurio che l’anno che si apre sia per tutti un tempo ricco di nuove possibilità e di nuove prospettive.
La scuola è uno degli ambienti educativi in cui si cresce per imparare a vivere, per diventare uomini e donne, adulti e maturi, capaci di percorrere la strada della vita e di collaborare al bene comune.
Amate, dunque, la scuola, intessendo relazioni autentiche con coloro che incontrate ogni giorno: compagni, docenti, dirigenti, persone addette ai vari servizi. Fate a gara a recuperare quel “noi” collettivo, indispensabile per costruire il bene comune. Non chiudetevi in voi stessi o nel vostro piccolo mondo, ma apritevi agli altri, specialmente ai più poveri e bisognosi. Siate uomini e donne con gli altri e per gli altri, dei veri campioni nel servizio agli altri.
Non lasciatevi raggelare dalla prepotenza di chi si crede forte e non lasciatevi ingannare dalle adulazioni di chi vi prospetta comode scorciatoie! Non accettate alcuna forma di illegalità che passa anche attraverso il “gioco sporco” della raccomandazioni che non rendono giustizia a chi lavora alacremente durante l’anno. Non cedete alle molteplici forme di falsa felicità, regalata a buon mercato.
Sorridete alla vita ed affrontate le situazioni più difficili combattendo con coraggio, senza scendere a compromessi!
Siate persone libere! Libertà vuol dire saper riflettere su quello che facciamo, saper valutare ciò che è bene e ciò che è male, quali sono i comportamenti che fanno crescere e quali, invece, quelli che bloccano la crescita. E in questo non abbiate paura di andare controcorrente, anche se non è facile! Essere liberi per scegliere sempre il bene è impegnativo, ma vi renderà persone che hanno la spina dorsale, che sanno affrontare la vita, persone con coraggio e pazienza.
E tutto questo non vale solo a scuola, ma dovunque ed in qualunque situazione abbiate il coraggio di essere persone libere.
E scusatemi, se approfitto di questo messaggio per dire ai più grandi di voi che anche la “movida” notturna va vissuta in questa logica di libertà.
Vedere le strade del nostro centro storico popolate, durante la notte, da voi giovani è molto bello! Anch’io, nonostante la mia non più giovane età, spesso rimango in piazza fino a tardi per incontrarmi e dialogare con voi. È un momento veramente straordinario che va vissuto come occasione di incontro e di crescita e non come occasione di “sballo”, di esperienze-limite per provare l’ebbrezza e vincere la noia.
Ma per essere magnanimi con libertà interiore e spirito di servizio è necessaria la formazione spirituale. Per questo con Papa Francesco vi dico: “Cari ragazzi, cari giovani, amate sempre di più Gesù Cristo! La nostra vita è una risposta alla sua chiamata e voi sarete felici e costruirete bene la vostra vita se saprete rispondere a questa chiamata. Sentite la presenza del Signore nella vostra vita. Egli è vicino a ognuno di voi come compagno, come amico, che vi sa aiutare e comprendere, che vi incoraggia nei momenti difficili e mai vi abbandona. Nella preghiera, nel dialogo con Lui, nella lettura della Bibbia, scoprirete che Lui vi è veramente vicino. E imparate anche a leggere i segni di Dio nella vostra vita. Egli ci parla sempre, anche attraverso i fatti del nostro tempo e della nostra esistenza di ogni giorno; sta a noi ascoltarlo”.
In questo, la Parrocchia vi potrà essere di aiuto. Come già vi ho detto lo scorso anno, non disertatela. Anzi, trovate il tempo per “abitarla” continuando ad incontrarvi nei gruppi parrocchiali, a fare formazione, a pregare e a programmare iniziative nelle strutture parrocchiali, compreso il nuovo centro di aggregazione per i ragazzi e giovani che abbiamo realizzato per voi all’interno del Centro Polifunzionale “Padre Pino Puglisi” in via Catena n. 43.
“Abitare” la Parrocchia vi aiuterà certamente ad affrontare lo studio con maggior entusiasmo e determinazione.
Buon anno scolastico, allora, e un grazie ai vostri genitori ed ai vostri insegnanti che vi accompagnano in questa avventura. Il Signore Dio benedica l’impegno di tutti.
Con affetto
don Pino
Polistena, 14 settembre 2015