“Quello dei beni confiscati alle mafie è un tema a me molto caro e sono felice di poter valorizzare il grande lavoro che compiono ogni giorno e con fatica le tante “perle di legalità” sparse sul nostro territorio. La gestione dei beni confiscati alle mafie, è una dimostrazione di contrasto vero alla criminalità, testimoniando che la si può vincere ed è un modo concreto per restituire ai cittadini questo patrimonio.
C’è bisogno però di una maggiore solidarietà e sostegno da parte sia delle istituzioni pubbliche e che della società tutta”. Lo ha detto ieri mattina l’On. Gianni Pittella, capogruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo, al termine della sua mattinata di visita ai terreni di località “Pontevecchio” a Gioia Tauro, all’uliveto “Sacramento” di località “Baronello” a Castellace di Oppido Mamertina, al Centro polifunzionale “don Pino Puglisi” di Polistena all’interno del palazzo confiscato del quartiere Catena. L’europarlamentare ha voluto toccare con mano la realtà della cooperativa sociale “Valle del Marro – Libera Terra” che da 12 anni gestisce, nella Piana di Gioia Tauro, 130 ettari di terreni confiscati alla ‘ndrangheta.
Accompagnato dal vice presidente del consiglio regionale Francesco D’Agostino, l’On. Gianni Pittella ha innanzitutto visitato gli uliveti, gli agrumeti ed i campi dove si producono gli ortaggi per i sott’oli col marchio “Valle del Marro – Libera Terra”. Sui terreni, Domenico Fazzari e Giacomo Zappia, fondatori della coop sociale di Libera, hanno raccontato lo stato di abbandono in cui hanno trovato i beni. Hanno elencato la lunga scia di attentati, intimidazioni e furti che in questi anni la coop ha subito. Ma hanno anche mostrato i frutti del lavoro, grazie alla scelta di puntare sull’agricoltura biologica di qualità. Alle 11, l’On. Pittella è giunto a Polistena, nel quartiere Catena. Ad attenderlo, don Pino Demasi, referente di Libera, Antonio Napoli e Sergio Casadonte(soci fondatori della Valle del Marro).
E’ stato don Pino Demasi ad illustrare all’europarlamentare il progetto “liberamente Insieme” che ha permesso la valorizzazione di un immobile confiscato. Nel palazzo di 6 piani concesso in comodato d’uso gratuito alla parrocchia del Duomo, l’On. Pittella ha visitato il Centro d’aggregazione giovanile “Luigi Marafioti”, il Poliambulatorio di Emergency e l’ostello “Gianni Laruffa”. Al termine della visita, l’On. Pittella, rispondendo alle domande dei cronisti, ha affermato: “paradossalmente, le coop che gestiscono patrimoni confiscati alle mafie, non hanno gli stessi benefici che hanno i singoli cittadini. Mi riferisco ai titoli comunitari, di cui ne parlerò con il Commissario europeo per l’Agricoltura e con il Ministro Martina.
E’ fondamentale portare a sistema l’immenso patrimonio confiscato alle mafie”. Dallo stesso Pittella l’impegno a discutere con il presidente della Regione Mario Oliverio riguardo alla possibilità di inserire nel PSR Calabria 2014-2020 una misura specifica per i terreni agricoli confiscati alle mafie e gestiti dalle cooperative sociali. “Ben vengano queste visite -ci ha detto Domenico Fazzari, presidente della coop Valle del Marro- se produrranno risultati concreti”. Don Pino Demasi(referente di Libera) ha aggiunto: “Ringraziamo per l’attenzione no a noi ma a tutta la problematica dei beni confiscati che hanno bisogno di un’attenzione concreta e sostanziale”.
Attilio Sergio