La Parrocchia Santa Marina Vergine, l’Associazione “Il Samaritano” e l’Estate Ragazzi aderiscono all’appello di don Luigi Ciotti, presidente di Libera.
Venerdì 6 luglio, considerando la chiusura dell’Estate Ragazzi il sabato abbiamo anticipato di un giorno l’appuntamento lanciato da don Luigi Ciotti
Accogliendo l’invito del Coordinamento territoriale di Libera, abbiamo ritenuto opportuno e necessario aderire all’iniziativa promossa dal presidente di Libera e sottoscritta dal giornalista Francesco Viviano, dalla presidente di ARCI Francesca Chiavacci, dal presidente di Legambiente Stefano Ciafani e dalla presidente di ANPI Carla Nespolo.
Opportuno e necessario poichè siamo convinti che la nostra funzione sociale ed educativa debba avere sempre a che fare con la responsabilità di condividere gesti e pratiche per promuovere nuove forme di solidarietà e di consapevolezza collettiva.
Le stragi umanitarie che purtroppo stanno umiliando la dignità di tutti gli esseri umani continuano ad essere protagoniste del dibatto pubblico e politco, un dibattito che tiene conto di tutto meno che della cosa fondamentale: l’umanità.
Paure che costruiscono steccati fisici, ma anche culturali e sociali e contribuiscono a generare una guerra tra poveri che produce profitto sempre e solo per i ricchi ed i “furbi” della Terra.
Un mondo senza umanità ed identità che aumenta sempre più la forbice sociale tra chi ha e chi non ha, un mondo di paure e solitudini dove la diversità non è il sale della vita, ma viene rappresentata come una minaccia.
Noi non stiamo con questo mondo.
Noi stiamo e siamo dall’altra parte: dalla parte di chi fugge dalla guerra e dalla fame, dalla parte di chi lascia la propria famiglia per costruire per se e per loro un futuro dignitoso, dalla parte di chi nel nostro Paese da straniero ha contribuito alla nostra crescita, dalla parte di quei bambini che sono morti nel Mediterraneo e che meritano tutte le nostre attenzioni, ma soprattutto tutto il nostro impegno.
Per questo e per un futuro diverso e migliore, oggi l’Estate Ragazzi si è colorata di Rosso.
Un gesto di una forza straordinaria: oltre 600 persono vestite di rosso per chiedere a tutti di assumersi la responsabilità umana e politica di cambiare rotta.
Insieme. Diversi, ma uguali: ognuno con la propria storia e la propria vita, ma accomunati dai battiti di un cuore che si emoziona ancora e dai passi di un cammino che punta a costruire strade e sentieri nuovi per un mondo di Pace, che sappia mettere al centro delle proprie politche la vita.
La vita di quei bambini uccisi dalla guerra e dall’ipocrisia e la vita di ciascuno ed ognuno di noi.
Metterci nei panni degli altri, riconoscere nelle nostre paure le loro paure, nelle nostre sofferenze le loro soffere: è il primo passo per arrestare questa emorragia umanitaria e riqualificare il nostro mondo affinchè esso sia un mondo di solidarietà e di giustizia sociale.