La S.E.L.E.S. Polistena muove i suoi primi passi di educazione allo sport sano e al buon vivere civile, a fianco delle Istituzioni preposte alla tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.
Domenica 5 febbraio, nella cornice della Giornata della Vita, si è tenuta la presentazione ufficiale della S.E.L.E.S Polistena, presso il palazzetto dello sport “Caduti sul lavoro”. L’associazione sportiva dilettantistica, la cui nascita è stata fortemente voluta e promossa dalla Valle del Marro – Libera Terra nell’ambito della Parrocchia Santa Marina Vergine, è molto più di una scuola calcio: “è una scuola per la vita, dentro e fuori dal campo” come ha dichiarato Don Pino Demasi, presidente della S.E.L.E.S. Una scuola che propone ai 130 ragazzi iscritti, attività sportive ed educative a tutte le categorie, dai Primi Calci agli Under 19, i quali “si preparano ad
essere buoni sportivi ed ottimi cittadini” ha dichiarato Don Pino nel suo intervento di apertura.
Dagli spalti, occupati da piccoli atleti, genitori, parenti e accompagnatori, è partito subito un caloroso applauso per l’arrivo della delegazione della S.E.L.E.S Gioiosa Ionica, capitanata dal suo presidente Francesco Rigitano. È infatti da quella prima realtà associativa – frutto dell’idea di dare una risposta efficace alle emergenze educative della Locride – che è nato l’impulso ad avviare a Polistena un progetto gemello.
Invitato a prendere la parola, l’educatore Francesco Rigitano ha ringraziato innanzitutto Don Pino Demasi e i soci della Valle del Marro per aver creduto nel progetto S.E.L.E.S a Polistena. Ha quindi ricordato le gioie, ma anche le fatiche di creare dal nulla una Scuola Etica e Libera di Educazione allo Sport (questo è il significato dell’acronimo S.E.L.E.S).
“Impostare un’esperienza educativa nel mondo dello sport non è cosa facile – ha chiarito Rigitano – perché spesso si sogna un futuro da campione per il proprio figlio, dimenticandosi che sono solo bambini che stanno crescendo e che amano giocare”. Dopo i saluti del Sindaco di Polistena, Michele Tripodi, che ha ribadito l’importanza di un mondo dello sport orientato verso l’educazione, sono stati gli interventi di due testimonial d’eccezione (presentati da Don Pino come “amici” dei bambini) ad aver sviluppato il tema delle ricadute formative e sociali dell’etica sportiva.
Il capitano dell’Arma dei Carabinieri della compagnia di Taurianova, Gaetano Borgese, rivolgendosi ai ragazzi con grande efficacia comunicativa, ha sottolineato quanto siano fondamentali il lavoro di squadra e la costanza della preparazione sportiva (“tutti i grandi campioni si allenano quotidianamente. Nessun risultato viene dal niente”). “Ma la cosa più importante nelle competizioni calcistiche – ha aggiunto il capitano – non è la vittoria, ma il modo in cui si vince e il modo in cui si perde. Perché c’è un onore nella vittoria e un onore nella sconfitta”.
L’altro testimonial, il Garante regionale per l’infanzia Antonio Marziale, ha espresso il suo plauso per la nascita della S.E.L.E.S Polistena, che con la sua impostazione riattiva quel “tempo in comune” che deve esserci tra genitori e figli.
Marziale ha insistito sull’innovazione di “un tempo della famiglia vissuto lontano dai social” e a contatto con quel mondo dello sport che offre esperienze di vita e di maturazione. Il Garante per l’infanzia ha concluso il suo appassionato intervento con un divertente aneddoto del suo giovanile passato calcistico.
Dopo le due testimonianze, è arrivato il momento in cui Domenico Fazzari, presidente della Valle del Marro e vicepresidente della S.E.L.E.S Polistena, ha preso la parola per presentare tutto lo staff tecnico dell’associazione: dai responsabili del settore tecnico, Christian Taverna e Giovanni Demaria, fino agli istruttori e allenatori: Giovanni Ciardullo, Giuseppe Ciardullo, Giuseppe Tigani, Marco Buchice e Francesco Ioppolo. Un qualificato gruppo con esperienza e passione.
E’ stato poi il turno della presentazione dei ragazzi delle varie categorie, tutti scesi in campo, ordinatamente schierati e in trepidante attesa del fischio arbitrale per l’inizio della seconda fase della giornata.
Il campo del palazzetto dello sport si è animato, allora, di partite di calcio a cinque, di esibizioni e giochi sportivi, in un composto alternarsi di gruppi. Le prime gare sono state disputate tra i “Primi Calci” della S.E.L.E.S Gioiosa Ionica e quelli della S.E.L.E.S Polistena, tra risultati alterni e applausi per entrambe le formazioni, perché lo slogan del progetto S.E.L.E.S è “giocare con l’altro e non contro l’altro”. Le ultime gare dei più grandi hanno chiuso il momento festoso, particolarmente apprezzato dai genitori. Sulle divise dei ragazzi di Polistena campeggiano, in bella vista, gli sponsor sostenitori: la calabrese Dical “Trony” e la siciliana Oranfrizer – Unifrutti Group, due ditte leader nei loro settori, accomunate dalla passione per il sociale.
Il fondatore e CEO di Oranfrizer, Sebastiano Alba, nel messaggio trasmesso per la giornata di presentazione, si è detto orgoglioso di poter aiutare l’associazione dilettantistica polistenese che con lo sport vuol mettere “fuori gioco” la mentalità mafiosa. “Come azienda da anni abbiamo sottoscritto – ha scritto Sebastiano Alba – il “Protocollo di impegno per l’eticità e la legalità del lavoro nel territorio” e come uomo cerco di contrastare qualsiasi fenomeno degenerativo e lesivo per la società”.
Il sostegno di Oranfrizer è motivato anche dalla stretta collaborazione con la Valle del Marro-Libera Terra che si è impegnata sin da subito per costruire, attorno alla neonata associazione sportiva, una robusta rete di sostegno. Oranfrizer ha consentito alla cooperativa di fare un enorme salto di qualità nelle fasi di lavorazione e confezionamento degli agrumi biologici, commercializzati presso i punti vendita di Unicoop Firenze che negli anni ha sostenuto la crescita imprenditoriale e i progett educativi della prima cooperativa nata in Calabria dal progetto Libera Terra.
“La Valle del Marro – ha detto il suo presidente – ha voluto tenere a battesimo la nascita della S.E.L.E.S Polistena, dopo aver sponsorizzato negli anni precedenti la S.E.L.E.S Gioiosa Ionica. E questo è avvenuto perché la cooperativa è fatta di persone che sono impegnate nel sociale, a far crescere il territorio in tanti modi, andando oltre l’utilizzo dei beni confiscati alla mafia”.
Alla fine della giornata, i soci e i lavoratori della Valle del Marro hanno consegnato, a ciascun bambino, un sacchetto omaggio contenente la frutta biologica, che coltivano e raccolgono con passione e competenza sui terreni restituiti alla collettività
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