Come ogni anno, la giornata del 19 luglio, non solo per i bambini dell’Estate Ragazzi, ma per tutta la comunità ecclesiale e civile, è stata una giornata fondamentale nella costruzione di una comunità “responsabile”.
Con il dialogo di don Pino Demasi con i ragazzi ed il momento di silenzio alle 16,59, all’ora esatta della strage di via D’amelio, sì è entrati, nel pomeriggio, nel cuore della commemorazione.
Alle 18.00, il lungo corteo silenzioso dei 450 bambini e 100 animatori, con nel petto una foglia recante il nome di una vittima di mafia, è stato aperto dalle autorità civili, militari e religiose e chiuso da alcuni genitori e dai ragazzi di Estate Liberi, provenienti da Torino e da Varese. Il corteo ha attraversato le strade principali della città, lasciando il segno di una “memoria che si fa strada” nel generare cammini nuovi di impegno e responsabilità.
In piazza della Repubblica, dopo gli interventi delle autorità, balli e danze dei bambini hanno fatto da cornice al bellissimo gesto, denso di significato, dell’applicazione delle foglie colorate con il nome delle vittime delle mafie sull’ albero della memoria, che i ragazzi più grandi avevano costruito nei giorni precedenti.
L’iniziativa, a tarda sera, Musica e Parole contro le mafie con il Concerto della Concert Band di Melicucco, diretta dal maestro Maurizio Managò e con la partecipazione di Caterina Francese, soprano e di Michele Giovinazzo, clarinetto, in una Piazza gremita ha concluso una giornata, carica di emozioni e soprattutto di passione per il cambiamento.