Il 21 marzo, primo giorno di Primavera, centomila persone hanno camminato lungo le strade di Roma, hanno ascoltato i nomi delle oltre 1000 vittime innocenti delle mafie, si sono raccolte in un silenzio assordante nel minuto dedicato al loro ricordo, hanno riempito di colore e di felicità la nostra Capitale.
Tra queste centomila persone c’era anche il nostro Parroco con 50 giovani del gruppo giovanile della Parrocchia, con una bella rappresentanza dei ragazzi della nostra scuola calcio, la SELES, con tanti dei nostri universitari che hanno lasciato le loro sedi universitarie per non mancare a questo appuntamento che per la nostra Parrocchia è ormai diventato una pietra miliare.
A scaldare ancor più il cuore del primo giorno di primavera sono state le parole di Luigi Ciotti che, tra l’altro, ha ancora una volta riconsegnato ai presenti, soprattutto ai più giovani, la Costituzione del nostro Paese, il cui rispetto rimane sempre più l’arma fondamentale per combattere le mafie
È questa la via maestra da seguire ha ricordato Ciotti: “Liberarci dalle ingiustizie e dalle disuguaglianze come ci indica la nostra costituzione è il modo che la società civile e la politica hanno per sconfiggere le mafie e l’autonomia non può essere differenziata perché i diritti sono di tutti, dal lavoro, alla salute, all’istruzione, alla casa“.
Un messaggio chiaro che i nostri ragazzi si son portati a casa, convinti anche di quello che sul palco ha detto loro Ilaria Ioculano, figlia di Luigi Ioculano, medico di Gioia Tauro ucciso dalla ndrangheta: «Ognuno di noi nel proprio piccolo è chiamato a fare la propria parte. E lo dobbiamo fare senza mai chinare la testa… Ai giovani dico: prendetevi cura delle storie dei nostri cari. E fatene un punto di partenza per un futuro diverso»