“Bisogna soccorrere i defunti non con le lacrime, ma con le preghiere, le elemosine e la carità “. (S. Giovanni Crisostomo)
Il 2 Novembre, giorno che la Chiesa dedica alla commemorazione dei fedeli defunti ci porta a ricordare tante persone care. A loro dobbiamo amore e riconoscenza per averci aiutato a essere quello che siamo oggi: per la vita, per la fede e per la missione alla quale il Signore ci ha chiamati a svolgere nel mondo.
Per noi cristiani la morte, illuminata dalla fede in Gesù Cristo, assume più il carattere di un passaggio, di una porta che introduce alla pienezza della vita, nella comunione con Dio e con tutti i nostri fratelli e sorelle. Nella liturgia dei defunti la chiesa crede e afferma che “se ci rattrista la certezza di dover morire, ci consola la promessa dell’immortalità futura. Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo” (prefazio dei defunti).
Da sempre la chiesa nutre la comunione dei santi attraverso la preghiera, le opere di carità e l’intercessione per i fedeli defunti.
In preparazione alla giornata del 2 novembre, come da consuetudine, dal 25 ottobre al 1° novembre celebreremo nella nostra Parrocchia l’OTTAVARIO DEI MORTI. che consiste nel suffragare, per otto giorni consecutivi, le anime del Purgatorio con preghiere, con la confessione, con la comunione e opere di carità.