L’8 ed il 9 giugno ci sarà la tornata elettorale per il parlamento europeo ed in alcune cittadine della nostra Diocesi si voterà anche per il rinnovo dei consigli comunali.
Come pastore della Diocesi, sento il bisogno personale e il dovere ecclesiale di rivolgermi a tutti voi. Faccio mie le parole di papa Francesco: “Penso a una sana politica, capace di riformare le istituzioni, coordinarle e dotarle di nuove pratiche, che permettano di superare pressioni e inerzie viziose” (cfr. Laudato si’, n. 181; cfr. anche Fratelli tutti, nn. 176-179). Perché questo avvenga sento che c’è il bisogno di un movimento popolare che coinvolga tutti, iniziando con l’andare a votare, ma non fermandoci là.
Il voto è un diritto – dovere di ogni cittadino, un esercizio prezioso di cittadinanza attiva. Senza questo esercizio di responsabilità si rischia solo di essere sudditi e non diventare mai protagonisti delle scelte decisive per il presente e il futuro del nostro territorio.
In quanto cristiani, poi, non possiamo esimerci da tale responsabilità, perché non si può essere bravi cristiani senza sforzarsi di vivere da buoni cittadini.
La partecipazione ad un momento così significativo, quale una tornata elettorale, è uno di quei momenti irripetibili per testimoniare una fede concreta e responsabile. Disertare le urne, pertanto, è per noi cristiani un vero e proprio peccato di omissione.
Relativamente al voto per il Parlamento Europeo, faccio mio e condivido l’invito dei Vescovi della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione Europea (COMECE) “per un voto responsabile, che promuova i valori cristiani ed il progetto europeo di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta”.
Relativamente al rinnovo dei consigli comunali in alcune comunità della nostra Diocesi, vorrei innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno scelto di candidarsi con uno spirito di disponibilità a favore delle nostre realtà locali. Nello stesso tempo, vorrei anche ricordare loro che la politica è servizio al bene comune e, come ha affermato san Paolo VI, è “la più alta forma di carità”.
Le nostre piccole comunità hanno oggi più che mai bisogno di rappresentanti onesti e responsabili, lontani da ogni forma di interessi di parte, capaci di prendere le distanze da ogni forma di corruzione e di criminalità, con atteggiamenti di collaborazione inclusiva, appassionati alla costruzione di comunità vive e vivibili, disposti a mettere al centro gli ultimi e le persone che vivono varie forme di disagio, attenti ai nostri giovani che, spesso costretti a lasciare la loro terra e i loro affetti, da potenziale risorsa dei nostri paesi, corrono il rischio di diventare tra le fasce più penalizzate.
A tutti i candidati, chiedo, pertanto, di indicare i programmi e le modalità di attuazione e di indicare anche come intendono esercitare il loro ruolo. Per questo, con molta umiltà, nel nome della chiarezza e della trasparenza, mi permetto anche di chiedere loro di dichiarare pubblicamente il rifiuto dei voti e di ogni altra forma di sostegno della ’ndrangheta e della criminalità.
A tutti i cittadini-elettori ricordo che nelle nostre comunità, assieme all’impegno attivo e costante nella vita civile e sociale, il voto ha un peso specifico non indifferente nella costruzione di città a misura d’uomo in cui il bene più grande è la capacità di convivenza rispettosa e pacifica, aperta alla collaborazione e alla solidarietà. Questo dipende da ognuno di noi senza aspettare gli altri.
È importante, pertanto, che tutti facciano un serio discernimento fra le diverse proposte ed esprimere un voto “libero” da condizionamenti, favoritismi personali, attento piuttosto alla crescita dell’intera comunità.
Ai nostri giovani, che per la prima volta si recano a un seggio elettorale, intendo rivolgere una parola specifica e un particolare incoraggiamento. Ragazzi, informatevi sui candidati, studiate i loro programmi politici e recatevi alle urne con piena coscienza per esercitare il vostro diritto-dovere di un voto personale, libero e carico, come è giusto che sia, di aspettative e di sogni. Il vostro voto sarà per tutti noi adulti un impegno a non tradire i vostri sogni e le vostre attese!
Ogni tornata elettorale risveglia interesse, accende gli animi, risveglia desiderio di partecipazione, fa prendere coscienza della propria responsabilità civica, alimenta speranze. Mi viene spontaneo rivolgere questo ammonimento: non perdiamo questa opportunità concreta per fare un salto di qualità nella nostra vita di cittadini, chiamati a costruire insieme un progetto comune che va in realtà a vantaggio della collettività tutta.
Per concludere, lasciandomi ispirare dalla saggezza ormai secolare della Dottrina sociale della Chiesa, desidero formulare questo augurio: l’appuntamento dell’8 e 9 giugno diventi momento di vero impegno ‘politico’ per ognuno, dove i valori umani e cristiani della centralità della persona umana, del bene comune, della corresponsabilità e della solidarietà siano i veri criteri di discernimento e di scelta per costruire concretamente una società più giusta e vivibile per tutti.
Buon esercizio di cittadinanza attiva!
Che i santi patroni, che hanno amato le nostre terre, ci illuminino nella nostra responsabilità presente.
+ Giuseppe Alberti
Con la Chiesa di Oppido Mamertina – Palmi