In un Duomo gremito di genitori dei bambini dell’Iniziazione cristiana, è stato don Luigi Ciotti, fondatore e presidente del Gruppo Abele e di Libera, il protagonista dell’ormai consueto appuntamento mensile di riflessione promosso dalla Comunità parrocchiale Santa Marina Vergine – Duomo di Polistena.
Nel ricordare storie di fragilità e speranza di tante famiglie e bambini, don Luigi Ciotti si è innanzitutto soffermato sui disturbi alimentari, soprattutto sull’anoressia e sulla bulimia, di cui soffrono purtroppo migliaia di persone. Ha anche catechizzato i genitori presenti sulle drammatiche patologie che colpiscono quegli adolescenti dipendenti della rete e di un mondo virtuale. A proposito di droghe e della diffusione della cocaina tra i giovani, ha lanciato l’allarme sulle nuove e numerose sostanze che ogni anno vengono immesse sul mercato. “L’eroina del nuovo millennio -ha affermato don Luigi Ciotti- sono le slot machine, il gioco d’azzardo che crea dipendenze”. Ha anche invitato tutti a non sottovalutare il problema dell’Aids. Nel riconoscere che fare il genitore è mestiere tra i più difficili, don Luigi ha innanzitutto parlato di “educazione corale”, in quanto in una relazione ognuno deve essere educatore dell’altro. “Nella società di oggi -ha aggiunto- si comunica molto, ma si relaziona poco. Oggi più che mai, bisogna educare i figli a sentirsi parte di un nucleo familiare. Camminare accanto ai figli, aiutandoli a capire cosa avviene dentro di loro. Creare un dialogo, per aiutare il bambino a costruire una sana identità”.
Per don Luigi Ciotti occorre anche porre dei limiti nel percorso di crescita, limiti che rappresentano anche una risorsa, in quanto è importante stimolare la capacità dei bambini a trovare le risorse per superare i limiti. Don Luigi si è quindi soffermato sull’importanza di educare alle regole. Ha anche invitato i genitori a stimolare la fantasia e la creatività dei bambini. Parlando di “ascolto emotivo”, ha sottolineato l’importanza della disponibilità mentale all’ascolto. Nell’invitare tutti a liberarsi dai pregiudizi per cogliere l’imprevisto, ha chiesto di educare anche ad essere disponibili ad accogliere anche le cose spiacevoli. “L’educazione -ha affermato don Luigi Ciotti- è un sogno condiviso che ha bisogno di una rete di alleanze. Oltre alla famiglia e alla scuola, è indispensabile una città educativa, dove i valori si testimoniano”. Soffermandosi sui ragazzi più grandi, attanagliati oggi dall’imitazione, dalla sfiducia e dalla ribellione, don Ciotti si è detto preoccupato in quanto le tentazioni sono tante ed il lavoro manca. “La ribellione va intercettata – ha affermato – affinché diventi una ribellione costruttiva. Offrire spazi ed opportunità ai giovani più grandi, i quali, hanno bisogno di adulti credibili e di punti di riferimento veri”. Don Pino Demasi, parroco del Duomo, nel ringraziare don Luigi Ciotti per la sua consueta concretezza, ha detto ai genitori presenti: “tutti possiamo navigare bene. Apprendere e continuare a lavorare all’interno di un circuito di competenze”.
POLISTENA
Attilio Sergio