Sospesa la celebrazione delle Sante Messe. La Chiesa Parrocchiale rimarrà aperta per la preghiera individuale , nei giorni feriali
ore 08.30 – 12.00 e 16.00 – 18.30; la domenica ore 09.00 – 11.00
LETTERA DEL NOSTRO VESCOVO FRANCESCO
Carissimi,
a seguito del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, trasmesso stamattina, si riporta il «Decreto “coronavirus”: la posizione della CEI», pervenuto dall’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali e il Messaggio della Conferenza Episcopale Calabra.
Stiamo indubbiamente attraversando un momento difficile. Il Signore ci aiuti a saper mantenere il dovuto atteggiamento di osservanza delle disposizioni governative fino a venerdì 3 aprile. Teniamo alta la tensione di preghiera personale in questa particolare e imprevista congiuntura.
L’apertura delle chiese permetterà di perseverare privatamente nelle più care pratiche di pietà, ma resta inteso che le celebrazioni nelle case religiose è riservata esclusivamente ai membri della comunità. Il ricordo orante si allarghi così perché a nessuno di coloro che operano a servizio della collettività o che si trovano coinvolti nel contagio venga a mancare il sostegno e l’aiuto necessari.
Il delicato periodo offre molteplici spunti di riflessione e di meditazione sul piano della vita sociale, politica, culturale, religiosa, spirituale e anche per l’esercizio più accentuato delle virtù di fede, carità e speranza, proprie del cristiano, e di concentrarci sull’essenziale che conta davvero. Un “vero corso allargato” di Esercizi Spirituali da cui ricavare salutari impulsi per il futuro.
I sacerdoti accompagnino questo “digiuno eucaristico” delle nostre Comunità, ma senza l’ “astinenza”, in privato, dalla quotidiana celebrazione della Santa Messa, ricorrendo anche a quelle particolari intenzioni previste nel Messale Romano (cfr. Messa “Per qualunque necessità“, pp. 826-827, nonché per altre intenzioni: “Infermi” pp. 822-823, “Moribondi” pp. 823-824).
L’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione può contemporaneamente servirci per continuare a coltivare la pietà secondo forme di intelligente creatività e cura pastorale affinché questo tempo di Quaresima, nel “deserto” che stiamo attraversando, sia vissuto con forte sensibilità esodale verso la Pasqua e con non minore impegno che in condizioni di normalità.
Ci proteggano sempre Maria, aiuto dei cristiani, e i nostri santi patroni.
+ Francesco MILITO Vescovo
NOTA CEI
La Chiesa che vive in Italia e, attraverso le Diocesi e le parrocchie si rende prossima a ogni uomo, condivide la comune preoccupazione, di fronte all’emergenza sanitaria che sta interessando il Paese.
Rispetto a tale situazione, la CEI – all’interno di un rapporto di confronto e di collaborazione – in queste settimane ha fatto proprie, rilanciandole, le misure attraverso le quali il Governo è impegnato a contrastare la diffusione del “coronavirus”.
Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entrato in vigore quest’oggi, sospende a livello preventivo, fino a venerdì 3 aprile, sull’intero territorio nazionale “le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”.
L’interpretazione fornita dal Governo include rigorosamente le Sante Messe e le esequie tra le “cerimonie religiose”. Si tratta di un passaggio fortemente restrittivo, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei Pastori, nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica.
Roma, 8 marzo 2020