Con un momento di festa e di condivisione, si è chiuso il sipario sull’edizione 2020 dell’Estate Ragazzi.
Un’edizione palesemente nuova, rinnovata nello stile, a causa della pandemia e delle conseguenziali restrizioni ma fedelmente ancorata ai principi e ai valori che l’anno fatto nascere.
Anche quest’anno, guidati da una storia fantastica che si intrecciava con la nostra quotidianità, per oltre un mese abbiamo discusso, abbiamo giocato e abbiamo saputo tenerci stretti grazie ai sorrisi e agli sguardi profondi.
Anche quest’anno, nonostante il distanziamento fisico, lo abbiamo fatto insieme, proprio come le vere comunità fanno.
Uniti nelle diversità.
Ognuno con i propri limiti e i propri difetti.
Tutti con la gioia di donarci agli altri.
E così siamo arrivati a 32 anni di Estate Ragazzi.
32 anni di generazioni che hanno saputo passarsi il testimone.
Un testimone carico di responsabilità.
Quella responsabilità di crescere insieme da buoni cristiani ed onesti cittadini.
Quella responsabilità di rinnovare i linguaggi.
Di continuare a sognare i sogni nostri.
Di decidere della nostra vita.
Di riempire la vita di vita.
32 anni di giovani e adulti, di genitori ed educatori, di bambini e bambine meravigliose.
32 anni di cui la comunità di Polistena deve andare orgogliosamente fiera.
Estate Ragazzi vuol dire e vorrà dire sempre opportunità, quell’opportunità che genera consapevolezza e aiuta a difendere la vita.
Grazie ai genitori per la fiducia, grazie a tutte e tutti i partecipanti, grazie alle animatrici e agli animatori che si sono donati con costanza.
Ora avanti contro la paura.
Per riprendere il cammino della vita,
e poter ancora gridare ancora dopo 32 anni,” Vita…Vita… Vita”.