POLISTENA - Nessuno può salvarsi da solo, in piedi costruttori di pace. Sospinti da una responsabilità collettiva, in tanti, a Polistena, ieri, al tramonto del primo giorno dell'anno, in occasione della 35^ edizione della Marcia della Pace di Capodanno, rischiarando, candele in mano, le vie della città, hanno mosso i primi passi di questo nuovo anno, con la volontà di continuare ad essere per tutto l'anno artigiani di pace.
2 gennaio 2020 - Per il 32esimo anno consecutivo, anche ieri, Polistena si è unita fisicamente e moralmente al grande popolo della pace che ha marciato in tutta Italia per ribadire con forza che c'è urgenza di Pace, di integrazione, di diritti, di dialogo, riconciliazione e di salvaguardare la casa comune.
Si mobilita per la Pace anche quest’anno, la comunità di Polistena e del comprensorio della Piana di Gioia Tauro. Tutto è pronto, infatti, per la tradizionale MARCIA DELLA PACE DI CAPODANNO
COMMUNITY HUB
• Spazi di comunità •
Il Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi continua a mantenere le proprie porte aperte per la Didattica a Distanza di bambini e ragazzi di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Non lasciamo indietro nessuno.
Offriamo gratuitamente gli spazi sanificati del Centro e l'accompagnamento da parte degli operatori volontari del Servizio Civile Universale.
È così che il Centro traduce in senso pieno la restituzione alla collettività dei beni confiscati alle mafie.
Da beni di pochi al bene per molti.
Per info contattare
il numero 0966 472874:
- telefonicamente dalle 09.00 alle 11.00;
- whatsapp dalle 09.00 / 11.00 e 15.00 / 17.00;
“Combattere la violenza contro le donne”. È questo l’obiettivo comune che si sono dati il ministero dell’Istruzione e la Fondazione Cecchettin al termine di una riunione, oggi a Roma, tra il
...Un “dono” particolare a papa Francesco dalla martoriata Ucraina. Questa mattina a margine dell’udienza generale, il gruppo “Frontiere di pace” di Como ha potuto portare a Papa Francesco due casse
...“Per favore, continuiamo a pregare per la pace”. E’ l’ennesimo appello, a braccio, di Papa Francesco, al termine dell’udienza di oggi in piazza San Pietro, la prima con la sintesi in cinese della
...Chiesa della Trinità
Sabato e prefestivi : ore 20.30
Festivi : ore 09.00
Il vero esilio per gli Ebrei, affermava don Tonino Bello, si ebbe quando essi cominciarono a sopportarlo. Una frase che resettata ad oggi suonerebbe: "L'esilio della coscienza civile di un Paese si ha quando i cittadini cominciano a sopportarlo”. Con un po’ di storia, intelligenza e umanità intendiamo provare, facendo fino in fondo la nostra parte, a dissipare quest’ombra, lasciando nuove tracce. Con in mano e nel cuore il Vangelo di Gesù Cristo e la Costituzione repubblicana del nostro Paese, come comunità cristiana intendiamo impegnarci a condurre una lotta non violenta accanto a chi, immigrato irregolare, indigente, precario, disoccupato, indifeso, muore di troppo lavoro, di poca sicurezza, di assenza di diritti, di mancanza di tutele sociali, di mafia.