POLISTENA - Una piazza della Repubblica gremita, segnale chiaro d'incoraggiamento, a Libera e ai soci della coop "Valle del Marro", sotto attacco con ben 6 atti intimidatori subiti in appena 2 settimane, ad andare avanti lungo la strada del cambiamento per la liberazione del territorio della Piana dal giogo mafioso.
Nel ricordo di don Lorenzo Milani, nel cinquantesimo della morte, con il mandato e la consegna della maglietta agli animatori da parte del Parroco, don Pino Demasi, è entrata nel vivo la ventinovesima edizione dell'Estate Ragazzi, progetto educativo - formativo organizzato dall'Associazione “Il Samaritano” e dalla Parrocchia Santa Marina Vergine di Polistena.
In tre giorni cinque danneggiamenti agli impianti irrigui in diversi terreni gestiti dalla Valle del Marro. L'allarme degli inquirenti. «Li vogliono mettere in ginocchio». Il Parroco e tutta la nostra comunità si schiera a fianco alla Cooperativa.
"Quello dei beni confiscati alle mafie è un tema a me molto caro e sono felice di poter valorizzare il grande lavoro che compiono ogni giorno e con fatica le tante "perle di legalità" sparse sul nostro territorio. La gestione dei beni confiscati alle mafie, è una dimostrazione di contrasto vero alla criminalità, testimoniando che la si può vincere ed è un modo concreto per restituire ai cittadini questo patrimonio.
"E' una bella storia di impresa e di cittadinanza, ricostruita dalla terra con un entusiasmo eccezionale". Questo il giudizio del ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, al termine della visita alla cooperativa sociale "Valle del Marro - Libera Terra" che da 12 anni gestisce, nella Piana di Gioia Tauro, 130 ettari di terreni confiscati alla 'ndrangheta. Il ministro Martina è giunto a Polistena ieri pomeriggio alle ore 14.15, ed in via Pio La Torre ha visitato il quartier generale della coop di Libera. Ad accoglierlo, i soci fondatori Domenico Fazzari, Giacomo Zappia, Antonio Napoli e tutti gli operai della "Valle del Marro".
Democrazia e legalità è il tema del laboratorio sperimentale che gli studenti universitari di Scienze dell’Educazione Unical hanno tenuto venerdì 29 aprile, presso il nostro Centro Padre Pino Puglisi e presso la Cooperativa Valle del Marro.
A conclusione dei campi di volontariato E!STATE LIBERI!, il coordinamento territoriale di Libera – Piana di Gioia Tauro e la Valle del Marro – Libera Terra in collaborazione con l'Associazione Mammalucco di Taurianova, realizzeranno a Polistena sabato 30 agosto 2014, una rappresentazione di teatro-canzone, con racconti e canti di memoria e di riscatto.
"Ai segni del potere mafioso opponiamo il potere dei segni, ci teniamo molto ad essere, ancora una volta con Cinemovel in questa piazza e di fronte a questo palazzo. L'occupazione fisica di questa piazza ci sembra importante e ringraziamo Cinemovel per essere qui ad aiutarci a raggiungere il traguardo del dopo mafie.
Don Pino De Masi, il prete che lotta per una Terra libera dalla 'ndrangheta, questo il titolo dell'articolo pubblicato sulla rivista CREDERE del 20 luglio 2014. Testo di Annachiara Valle e fotografie di Giulio Archinà
COMMUNITY HUB
• Spazi di comunità •
Il Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi continua a mantenere le proprie porte aperte per la Didattica a Distanza di bambini e ragazzi di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Non lasciamo indietro nessuno.
Offriamo gratuitamente gli spazi sanificati del Centro e l'accompagnamento da parte degli operatori volontari del Servizio Civile Universale.
È così che il Centro traduce in senso pieno la restituzione alla collettività dei beni confiscati alle mafie.
Da beni di pochi al bene per molti.
Per info contattare
il numero 0966 472874:
- telefonicamente dalle 09.00 alle 11.00;
- whatsapp dalle 09.00 / 11.00 e 15.00 / 17.00;
“Combattere la violenza contro le donne”. È questo l’obiettivo comune che si sono dati il ministero dell’Istruzione e la Fondazione Cecchettin al termine di una riunione, oggi a Roma, tra il
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...Chiesa della Trinità
Sabato e prefestivi : ore 20.30
Festivi : ore 09.00
Il vero esilio per gli Ebrei, affermava don Tonino Bello, si ebbe quando essi cominciarono a sopportarlo. Una frase che resettata ad oggi suonerebbe: "L'esilio della coscienza civile di un Paese si ha quando i cittadini cominciano a sopportarlo”. Con un po’ di storia, intelligenza e umanità intendiamo provare, facendo fino in fondo la nostra parte, a dissipare quest’ombra, lasciando nuove tracce. Con in mano e nel cuore il Vangelo di Gesù Cristo e la Costituzione repubblicana del nostro Paese, come comunità cristiana intendiamo impegnarci a condurre una lotta non violenta accanto a chi, immigrato irregolare, indigente, precario, disoccupato, indifeso, muore di troppo lavoro, di poca sicurezza, di assenza di diritti, di mancanza di tutele sociali, di mafia.