Polistena, che nel 2007, ha ospitato la celebrazione nazionale, non poteva far passare inosservato il 21 marzo, Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
"Per la legalità, la giustizia e la pace: Noi ci siamo". Sotto questo slogan che campeggiava sulla striscione che ha aperto il corteo, ieri pomeriggio, in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno, centinaia di ragazzi, oltre 500, numerosi genitori, 22 volontari impegnati nei campi estivi di "Libera" provenienti dalla provincia di Imola, e rappresentanti dello Spi-Cgil, hanno dato vita per le vie della città, ad una Marcia silenziosa, conclusasi con una Catena umanitaria che ha circondato, grazie a tanti mani unite, l'intera piazza della Repubblica.
"Non è un'antimafia parolaia ma dei fatti, l'antimafia di Libera. Sono passati 20 anni da quel 25 marzo 1995, il giorno in cui nacque Libera, un raggruppamento di associazioni per il bene comune e per chiedere verità e giustizia. Oggi è un momento di festa, di gioia, ma anche di riflessione, per riprendere il cammino con maggiore impegno. Il cammino continua anche se è in salita, anche se è duro, anche se oggi lotta alle mafie significa lotta alla corruzione, e difesa dei diritti. Nella Piana di Gioia Tauro ed anche a Polistena, grazie alla sinergia tra tutte le Istituzioni, cammino se n'è fatto in questi 20 anni.
Libera compie vent'anni! Venti anni di impegno contro le mafie e la corruzione, per costruire e seminare percorsi di legalità e giustizia.
Condanne pesanti per il boss Saverio 'Saro' Mammoliti e per i figli, ma nessun danno riconosciuto alla cooperativa Valle del Marro che coraggiosamente, dopo la denuncia che aveva dato il via al processo, si era costituita parte civile per i gravi danneggiamenti subiti. Ma solo perché l’uliveto tagliato, circa 500 piante, non era stato ancora formalmente assegnato.
Diciotto anni per il boss Saro Mammoliti, tra 2 e 8 anni per i figli Antonino e Danilo e per altri esponenti della cosca di Castellace. Sono le dure richieste del pm della Dda di Reggio Calabria, Salvatore Dolce, nel processo per le minacce e i danneggiamenti contro la cooperativa Valle del Marro. Mentre l’Avvocato dello Stato ha chiesto, oltre a 1,5 milioni di euro, anche che i mafiosi ripiantino gli oltre cinquecento ulivi tagliati sul terreno confiscato e assegnato alla cooperativa.
Venerdì 6 Dicembre 2013 si terrà a Reggio Calabria la seconda udienza del processo contro Mammoliti Saverio + 6: un processo importante per la giustizia di territori a lungo vessati dalla mafia, un processo nel quale la cooperativa sociale Valle del Marro - Libera Terra - una delle non poche parti offese - ha chiesto ed ottenuto, in una sconcertante solitudine, la costituzione di parte civile in merito ad un taglio di numerosi ulivi secolari in un terreno confiscato a Castellace, nel Comune di Oppido Mamertina.
Il parroco di Polistena: «Ringraziamo Avvenire»
«Ringraziamo gli organi dello Stato, dal viceministro Bubbico al Prefetto di Reggio Calabria per essere stati al nostro fianco. Ma ringraziamo soprattutto 'Avvenire' che per primo ha denunciato la solitudine in cui eravamo stati lasciati provocando così questa bella giornata».
COMMUNITY HUB
• Spazi di comunità •
Il Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi continua a mantenere le proprie porte aperte per la Didattica a Distanza di bambini e ragazzi di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Non lasciamo indietro nessuno.
Offriamo gratuitamente gli spazi sanificati del Centro e l'accompagnamento da parte degli operatori volontari del Servizio Civile Universale.
È così che il Centro traduce in senso pieno la restituzione alla collettività dei beni confiscati alle mafie.
Da beni di pochi al bene per molti.
Per info contattare
il numero 0966 472874:
- telefonicamente dalle 09.00 alle 11.00;
- whatsapp dalle 09.00 / 11.00 e 15.00 / 17.00;
“Combattere la violenza contro le donne”. È questo l’obiettivo comune che si sono dati il ministero dell’Istruzione e la Fondazione Cecchettin al termine di una riunione, oggi a Roma, tra il
...Un “dono” particolare a papa Francesco dalla martoriata Ucraina. Questa mattina a margine dell’udienza generale, il gruppo “Frontiere di pace” di Como ha potuto portare a Papa Francesco due casse
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...Chiesa della Trinità
Sabato e prefestivi : ore 20.30
Festivi : ore 09.00
Il vero esilio per gli Ebrei, affermava don Tonino Bello, si ebbe quando essi cominciarono a sopportarlo. Una frase che resettata ad oggi suonerebbe: "L'esilio della coscienza civile di un Paese si ha quando i cittadini cominciano a sopportarlo”. Con un po’ di storia, intelligenza e umanità intendiamo provare, facendo fino in fondo la nostra parte, a dissipare quest’ombra, lasciando nuove tracce. Con in mano e nel cuore il Vangelo di Gesù Cristo e la Costituzione repubblicana del nostro Paese, come comunità cristiana intendiamo impegnarci a condurre una lotta non violenta accanto a chi, immigrato irregolare, indigente, precario, disoccupato, indifeso, muore di troppo lavoro, di poca sicurezza, di assenza di diritti, di mancanza di tutele sociali, di mafia.