Con una celebrazione Eucaristica molto partecipata e che ha riservato molte emozioni, la nostra Comunità parrocchiale ha voluto esprimere l’affetto e la profonda gratitudine a Suor Bruna Crotti della Congregazione delle Suore della Divina Volontà che, dopo oltre un ventennio, lascia Polistena per una nuova destinazione.
Alla presenza di tanti fedeli, di sacerdoti, consorelle, parenti ed amici, Suor Bruna Crotti e Suor Silvana Vecellio Del Frate hanno celebrato nella nostra chiesa parrocchiale, Domenica 13 giugno, il 50° anniversario di vita religiosa.
Le due Suore fanno parte della Comunità delle Suore della Divina Volontà, che da oltre un trentennio è presente nella nostra città ed opera in particolare nella nostra Parrocchia.
Un traguardo importante per chi ha scelto la vita religiosa, come ha detto don Pino nell’omelia, non per vivere da parassita ma per seminare futuro, generando amore giorno dopo giorno. E’ la logica appunto del granellino di senapa di cui parlava la liturgia del giorno. I cristiani in genere ma soprattutto chi sceglie la vita religiosa e/o sacerdotale hanno il compito di generare futuro ed un futuro fecondo. Soprattutto, in questo momento, difficile del post covid.
Un traguardo importante per queste due Suore che non solo a Polistena ma in tutti i luoghi dove il Signore li ha portati hanno generato una storia d’amore, ben consci di essere strumenti nelle mani di Dio a servizio dell’umanità e soprattutto dell’umanità sofferente.
A queste due Figlie di Gaetana Sterni vanno i più sentiti auguri di santità e il grazie di noi tutti per la bellissima testimonianza di vita religiosa fin qui compiuta.
Un grazie che la Comunità parrocchiale ha voluto affidare a due semplici targhe ricordo che sintetizzano l’impegno di ognuna delle due Suore.
“ A Suor Bruna Crotti nel cinquantesimo anniversario di vita religiosa – c’è scritto nella targa - Grazie perché da 50 anni, con il Vangelo in mano, condividi la tua vita con i poveri e lavori per la crescita di una società più giusta e fraterna.”
Questo invece il testo della targa consegnata a Suor Silvana: “A Suor Silvana Vecellio Del Frate,nel cinquantesimo anniversario di vita religiosa. Grazie perché da 50 anni, nel nome del Signore, con semplicità e gioia, ti sei fatta prossimo di chi stenta a camminare”
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Il vero esilio per gli Ebrei, affermava don Tonino Bello, si ebbe quando essi cominciarono a sopportarlo. Una frase che resettata ad oggi suonerebbe: "L'esilio della coscienza civile di un Paese si ha quando i cittadini cominciano a sopportarlo”. Con un po’ di storia, intelligenza e umanità intendiamo provare, facendo fino in fondo la nostra parte, a dissipare quest’ombra, lasciando nuove tracce. Con in mano e nel cuore il Vangelo di Gesù Cristo e la Costituzione repubblicana del nostro Paese, come comunità cristiana intendiamo impegnarci a condurre una lotta non violenta accanto a chi, immigrato irregolare, indigente, precario, disoccupato, indifeso, muore di troppo lavoro, di poca sicurezza, di assenza di diritti, di mancanza di tutele sociali, di mafia.