Al via il nuovo progetto di Servizio Civile Universale, denominato “Accanto alle donne”, presentato dalla nostra Parrocchia in collaborazione con l'Associazione “Città dei Mestieri e delle Professioni”, guidata dal prof. Enzo Marazzita, che vedrà impegnati e protagonisti 10 ragazzi e ragazze del territorio.
Pubblichiamo la graduatoria dei titoli e la convocazione ai colloqui per il progetto "ACCANTO ALLE DONNE" del Servizio Civile Universale.
Bando per la selezione di n. 10 volontari da impiegare nel progetto di Servizio Civile Universale “Accanto alle donne” presso la Parrocchia Santa Marina vergine di Polistena.
Una serata “magica” quella che giovedì 6 aprile si è svolta presso il ristorante il Castello degli Dei a San Giorgio Morgeto dello chef Adriano Raso che ha messo a disposizione il suo locale. Una cena solidale a favore dell’Associazione di volontariato “Coloriamo l’Arcobaleno”, una delle tante iniziative che ormai si svolgono a favore di cooperative sociali e di associazioni, è stata arricchita e completamente trasformata dalla presenza dei ragazzi diversamente abili, di cui l’Associazione si interessa, che son diventati “camerieri per una serata”ed hanno servito ai tavoli in modo veramente impeccabile.
"La nostra libertà per liberare chi libero non è". Lo ha detto don Luigi Ciotti, ieri sera, incontrando, nel quartiere Catena, all'interno del palazzo confiscato in cui don Pino Demasi ha aperto con i ragazzi della parrocchia il Centro d'aggregazione "don Pino Puglisi", un centinaio di giovani della Piana, volontari impegnati nel servizio civile presso enti, parrocchie e comunità di religiosi.
"Quello dei beni confiscati alle mafie è un tema a me molto caro e sono felice di poter valorizzare il grande lavoro che compiono ogni giorno e con fatica le tante "perle di legalità" sparse sul nostro territorio. La gestione dei beni confiscati alle mafie, è una dimostrazione di contrasto vero alla criminalità, testimoniando che la si può vincere ed è un modo concreto per restituire ai cittadini questo patrimonio.
"E' una bella storia di impresa e di cittadinanza, ricostruita dalla terra con un entusiasmo eccezionale". Questo il giudizio del ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, al termine della visita alla cooperativa sociale "Valle del Marro - Libera Terra" che da 12 anni gestisce, nella Piana di Gioia Tauro, 130 ettari di terreni confiscati alla 'ndrangheta. Il ministro Martina è giunto a Polistena ieri pomeriggio alle ore 14.15, ed in via Pio La Torre ha visitato il quartier generale della coop di Libera. Ad accoglierlo, i soci fondatori Domenico Fazzari, Giacomo Zappia, Antonio Napoli e tutti gli operai della "Valle del Marro".
Democrazia e legalità è il tema del laboratorio sperimentale che gli studenti universitari di Scienze dell’Educazione Unical hanno tenuto venerdì 29 aprile, presso il nostro Centro Padre Pino Puglisi e presso la Cooperativa Valle del Marro.
COMMUNITY HUB
• Spazi di comunità •
Il Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi continua a mantenere le proprie porte aperte per la Didattica a Distanza di bambini e ragazzi di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Non lasciamo indietro nessuno.
Offriamo gratuitamente gli spazi sanificati del Centro e l'accompagnamento da parte degli operatori volontari del Servizio Civile Universale.
È così che il Centro traduce in senso pieno la restituzione alla collettività dei beni confiscati alle mafie.
Da beni di pochi al bene per molti.
Per info contattare
il numero 0966 472874:
- telefonicamente dalle 09.00 alle 11.00;
- whatsapp dalle 09.00 / 11.00 e 15.00 / 17.00;
“Combattere la violenza contro le donne”. È questo l’obiettivo comune che si sono dati il ministero dell’Istruzione e la Fondazione Cecchettin al termine di una riunione, oggi a Roma, tra il
...Un “dono” particolare a papa Francesco dalla martoriata Ucraina. Questa mattina a margine dell’udienza generale, il gruppo “Frontiere di pace” di Como ha potuto portare a Papa Francesco due casse
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...Chiesa della Trinità
Sabato e prefestivi : ore 20.30
Festivi : ore 09.00
Il vero esilio per gli Ebrei, affermava don Tonino Bello, si ebbe quando essi cominciarono a sopportarlo. Una frase che resettata ad oggi suonerebbe: "L'esilio della coscienza civile di un Paese si ha quando i cittadini cominciano a sopportarlo”. Con un po’ di storia, intelligenza e umanità intendiamo provare, facendo fino in fondo la nostra parte, a dissipare quest’ombra, lasciando nuove tracce. Con in mano e nel cuore il Vangelo di Gesù Cristo e la Costituzione repubblicana del nostro Paese, come comunità cristiana intendiamo impegnarci a condurre una lotta non violenta accanto a chi, immigrato irregolare, indigente, precario, disoccupato, indifeso, muore di troppo lavoro, di poca sicurezza, di assenza di diritti, di mancanza di tutele sociali, di mafia.