"Per la legalità, la giustizia e la pace: Noi ci siamo". Sotto questo slogan che campeggiava sulla striscione che ha aperto il corteo, ieri pomeriggio, in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno, centinaia di ragazzi, oltre 500, numerosi genitori, 22 volontari impegnati nei campi estivi di "Libera" provenienti dalla provincia di Imola, e rappresentanti dello Spi-Cgil, hanno dato vita per le vie della città, ad una Marcia silenziosa, conclusasi con una Catena umanitaria che ha circondato, grazie a tanti mani unite, l'intera piazza della Repubblica.
Sabato 24 ottobre a Polistena alle ore 9.30 muoverà dall’ospedale e si snoderà in corteo fino a Piazza della Repubblica, una grande manifestazione popolare per il diritto alla salute e per la sanità pubblica.
Un segno visibile di speranza, di cambiamento, di riscatto, di legalità e di trasparenza, per tanti giovani, per una città, per un intero territorio, l'intitolazione di un Centro polifunzionale, nato tra le mura di un palazzo confiscato, alla figura di Padre Pino Puglisi, il prete ucciso nel 1993 dalla mafia a Palermo. Nella stessa circostanza, è stato inaugurato un ostello sociale dedicato alla memoria di Gianni Laruffa, imprenditore e fondatore dell'associazione antiracket di Polistena.
COMMUNITY HUB
• Spazi di comunità •
Il Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi continua a mantenere le proprie porte aperte per la Didattica a Distanza di bambini e ragazzi di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Non lasciamo indietro nessuno.
Offriamo gratuitamente gli spazi sanificati del Centro e l'accompagnamento da parte degli operatori volontari del Servizio Civile Universale.
È così che il Centro traduce in senso pieno la restituzione alla collettività dei beni confiscati alle mafie.
Da beni di pochi al bene per molti.
Per info contattare
il numero 0966 472874:
- telefonicamente dalle 09.00 alle 11.00;
- whatsapp dalle 09.00 / 11.00 e 15.00 / 17.00;
“Combattere la violenza contro le donne”. È questo l’obiettivo comune che si sono dati il ministero dell’Istruzione e la Fondazione Cecchettin al termine di una riunione, oggi a Roma, tra il
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Sabato e prefestivi : ore 20.30
Festivi : ore 09.00
Il vero esilio per gli Ebrei, affermava don Tonino Bello, si ebbe quando essi cominciarono a sopportarlo. Una frase che resettata ad oggi suonerebbe: "L'esilio della coscienza civile di un Paese si ha quando i cittadini cominciano a sopportarlo”. Con un po’ di storia, intelligenza e umanità intendiamo provare, facendo fino in fondo la nostra parte, a dissipare quest’ombra, lasciando nuove tracce. Con in mano e nel cuore il Vangelo di Gesù Cristo e la Costituzione repubblicana del nostro Paese, come comunità cristiana intendiamo impegnarci a condurre una lotta non violenta accanto a chi, immigrato irregolare, indigente, precario, disoccupato, indifeso, muore di troppo lavoro, di poca sicurezza, di assenza di diritti, di mancanza di tutele sociali, di mafia.